Maram al-Masri, la grande poetessa siriana, il 23 gennaio alle 19 in galleria.
Hde, in collaborazione con la Casa della Poesia di Baronissi, presenta nel suo spazio di via Fiorelli 12 la poetessa di origine siriana Maram al-Masri, una delle voci più intime ed insieme più potenti del panorama letterario arabo. I suoi versi brevi e incisivi sono lo specchio del quotidiano attraverso lo sguardo dello straniero, della madre, del bambino; riflettono l’assurda normalità del dolore e della sopraffazione, rivendicano il diritto elementare alla dignità di una vita libera. Nelle poesie di al-Masri si ritrovano l’esilio e la tragedia della guerra in Siria, la scandalosa verità dell’amore fisico e la sofferenza delle giovani donne delle periferie francesi.
Il reading avrà luogo presso la sede di Hde in via Fiorelli 12 (interno palazzo) e sarà seguito da un rinfresco e dal booksigning.
Con la partecipazione straordinaria di Massimo Mollo (chitarra, chitarra battente, mandola)
Prodotto da: Associazione Culturale Hde
Organizzazione: Barbara Waschimps
Si ringraziano: Sergio Iagulli, Massimo Mollo e Drogheria Fiorelli.
Info e prenotazioni: assoHde@gmail.com
Costo: 15 €, comprensivo di tessera associativa*. Prenotazione obbligatoria.
Biglietti e tessere saranno ritirabili presso la galleria Hde a partire da venerdì 15 gennaio.
*La tessera è obbligatoria per partecipare allo spettacolo.
Maram al-Masri è nata nel 1962 a Lattakia (Siria). Studia a Damasco e in Inghilterra. Nel 1982 si trasferisce a Parigi con la famiglia. Quando il suo matrimonio finisce, il marito fa ritorno in Siria privandola del figlio per 13 anni. A causa delle sue controversie familiari e, soprattutto, della sua attività poetica come dissidente, è un’esule. Nel 1988 le è stato attribuito in Francia il premio del Forum culturale libanese. La sua poesia è inserita nel volume Non ho peccato abbastanza. Antologie di poetesse arabe contemporanee (Mondadori, 2007). Nel 2007 completa la quarta raccolta Il ritorno di Wallada e riceve due importanti riconoscimenti: il premio “Città di Calopezzati per la poesia mediterranea” e la “Borsa Poncetton” della Société des Gens de Lettres. Maram al-Masri ha partecipato a numerosi festival internazionali di poesia in tutto il mondo. Nel 2013 con Arriva nuda la Libertà vince il prestigioso premio “Al Bayane” (il Manifesto – quotidiano marocchino) per la poesia. Delle sue raccolte, tradotte in 8 lingue, in Italia sono state pubblicate: Ciliegia rossa su piastrelle bianche (Trad. François-Michel Durazzo, 2005 e 2007), Ti Minaccio Con Una Colomba Bianca (Trad. Bianca Carlino, 2008) – Ed. Liberodiscrivere; Ti Guardo (Trad. Marianna Salvioli, 2009), Anime scalze (Trad. Raffaella Marzano, 2011), Arriva nuda la Libertà (Trad. Bianca Carlino, 2014) – Multimedia Edizioni / Casa della poesia. Il suo ultimo lavoro è Le Rapt, del 2015.
Racconta Maram al-Masri: “Scrivere è imparare a conoscere se stessi, nella propria nudità, nei pensieri più intimi. (…) Scrivere, per me, è come morire davanti a un persona che ti osserva senza muoversi. È come annegare mentre una nave ti passa vicino, senza vederti. Scrivere significa essere quella nave che salverà chi sta annegando, è stare sull’orlo di una scogliera e aggrapparsi a un filo d’erba. Quando scrivo, il mio io è quello dell’altro, e questa convinzione mi aiuta a liberare me stessa, a mettermi a nudo. Tuttavia, far valere la mia poesia e cercare di meritare il corrispettivo titolo, mi mette in pericolo – è uno scandalo che implica tanta sofferenza” – da un’intervista con Samir Galal Mohammed, Corriere.it, 2014