Un disegnatore occidentale nell’impero dei Manga: il nuovo documentario a fumetti di Igort.Dopo i Quaderni russi, i Quaderni ucraini e le Pagine nomadi Igort intraprende un altro viaggio a Oriente. Un viaggio in Giappone, patria dei Manga e degli Anime, la fabbrica di sogni a fumetti e cartoons più grande del mondo. Ma anche un’esplorazione che, a partire dall’industria della narrazione disegnata, racconta a tutto campo la cultura, la filosofia, il senso della bellezza e gli stili di vita del Sol Levante.
Mi perdo a osservare pile di libricini sottili, che sembrano quaderni di scuola, migliaia, uno sopra l’altro. Sono racconti, milioni di racconti che si intrecciano. A volte penso a questo fiume di storie, come le vedrebbe qualcuno di una civiltà aliena? Qualcuno che trovasse queste tracce del passato e pensasse: “Ecco, questo era l’uomo, in Giappone, nel XX secolo”. Speranze, lotte, desideri, delusioni, incertezze, viaggi, vittorie, sconfitte, catarsi. La fabbrica del sogno non cessa di rinnovarsi”. _ Igort
È un cammino che prosegue in realtà, a più riprese, da oltre due decenni: all’inizio degli anni ’90 Igort è stato il primo disegnatore italiano e occidentale chiamato a lavorare per le riviste giapponesi, e da allora ha compiuto oltre venti viaggi con lunghi soggiorni a Tokyo. Con il metodo dell’osservatore curioso e partecipe, con taglio personale e autobiografico, l’autore racconta e disegna i suoi incontri e collaborazioni con i grandi editor e autori dei manga, con registi, intellettuali, musicisti e scrittori. Dalla grande casa editrice Kodansha a registi di culto come Suzuki Seijun a maestri dell’animazione come Miyazaki, dal cinema di Kitano alle raffinate musiche pop di Ryuichi Sakamoto, fino a giganti del fumetto come Tsuge, Maruo, Tatsumi, Shigeru Mizuki. Sulla scia dei ricordi, col metodo delle note di viaggio dell’”Impero dei segni” di Barthes, Igort apre tante finestre e suggestioni su un Giappone affascinante e nascosto.
“La scrittura giapponese è il perfetto equilibrio tra segno e parola”.
Un Paese di estremi opposti, dove convivono l’attesa e il silenzio di un monastero zen, i gesti delicati della cerimonia del tè, la violenza brutale delle gang della Yakuza, la triste storia dell’amante assassina Abe Sada, la durezza, la malinconia e la poesia dei fumetti Geki-ga.
“Igort è uno dei massimi autori di graphic novel, ma oltre ad usare la forma del fumetto adopera molte altre forme, e mette insieme le pagine dei suoi taccuini di viaggio con schizzi e disegni, foto, appunti, interviste… un potente caleidoscopio. Questa apertura a 360 gradi è il potere del graphic novel, che nelle mani di grandi autori come Igort ci riserverà ancora molte sorprese”.
Giuseppe Montesano, Il Mattino